martedì 27 ottobre 2015

Πρακτικά της Εκδήλωσης στην Cava de' Tirreni για την Παγκόσμια Ημέρα της Ελληνικής Γλώσσας και του Ελληνικού Πολιτισμού

Società Filellenica Italia

Cava de' Tirreni (25.10.2015)

Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Ellenica



Resoconto del 25 ottobre a Cava de' Tirreni: cultura classica è libertà.
Intenso e pregno di contenuti il dibattito che ha caratterizzato la celebrazione della Giornata mondiale dell’Ellenofonia, lo scorso 25 ottobre, a Cava de’ Tirreni, presso l’Hotel Maiorino, già sede del Governo Greco in esilio nel 1944.
Accanto ai relatori della serata -oltre al sottoscritto, Jannis Korinthios, presidente della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia, ideatore e promotore del progetto Ad ottobre parliamo greco in Italia, nonché primo firmatario della proposta per la Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica e Filippo Doria, direttore scientifico della Società Filellenica Italiana- molti gli interventi da segnalare di insegnanti di vari istituti e gradi di istruzione (Prof.sse De Pascale, Crescitelli, Moccia di Fraia, Avagliano), ma anche di genitori di alunni (dott.ssa Spera), di operatori culturali come l’attore Peppe Basta o di persone di cultura, come il chirurgo, marito e accompagnatore di una Professoressa presente, che ha stupito tutti per la profondità delle sue riflessioni. 
A dare un colpo di colore inatteso alla serata, la graditissima partecipazione di Attilio Nucera, cantante e compositore di musica della minoranza linguistica greca di Calabria, il quale ha raccontato la sua storia ed ha parlato nel greco antico appreso fin da bambino dai suoi genitori ed oggi ancora parlato da qualche centinaia di persone, per lo più anziani, nella colonia grecofona di Gallicianò: un disperato grido di aiuto, per una cultura antica, che qui, in Italia, corre il rischio di scomparire. 
Fra gli interventi dei greci della diaspora presenti, si segnala quello di dell’Avv. Konstantinos Michos, che ha parlato dell’insegnamento del neogreco nelle scuole italiane, e del Professore Andreas Andreou, che ha dato una lettura molto interessante della crisi della cultura classica.
Fra il pubblico segnalo anche la presenza del Prof. Angelo Meriani dell’Università di Salerno, accompagnato dalla Sua Signora. 
Dovendo, in modo sintetico, trarre le somme dai vari interventi, direi che è emersa una riflessione comune: la crisi della cultura classica, che è anche crisi del liceo classico in Italia, è essenzialmente frutto di quella pseudo cultura utilitaristica, per la quale ha valore solo ciò che conduce al successo e al danaro, risultati che notoriamente gli studi classici difficilmente ottengono. 
Questo dato, che può apparire un portato inconsapevole del consumismo e dei modelli di comportamento più diffusi, invece potrebbe essere addirittura frutto di una strategia più o meno consapevole dei grossi potentati economici che, per governare il Mondo, non vogliono il fastidio di doversi misurare con teste pensanti: non credo, infatti, possa dubitarsi che gli studi e la cultura classica, quantomeno, sostengano la capacità critica e la comprensione del reale. 
Per cui, se nell’età antica l’otium era segno distintivo delle classi dominanti e culturalmente più raffinate e il negotium era quasi considerato con spregio, la gerarchia dei valori nell’opinione corrente si è oggi invertita…
La Giornata mondiale della lingua e della cultura ellenica potrà forse contribuire a ristabilire un giusto equilibrio, a garanzia della libertà individuale, che mai può prescindere dalla coscienza critica, lascito fondamentale dell’Ellade.
Marco Galdi
presidente della Società Filellenica Italiana






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